sabato 5 novembre 2016
Sabato, 5 novembre 2016

Sabato, 5 novembre 2016:
Gesù disse: “Popolo mio, il Vangelo di oggi parla di come alcune persone amano i soldi e arrivino anche a uccidere per denaro. Altri trascorrono le loro vite accumulando ricchezze per prestigio e status. Non potete amare Me e il denaro. L'amore per Me e per il vostro prossimo è più importante. È la vita eterna della tua anima in cielo che conta di più rispetto a vivere comodamente sulla terra. Chiamo le persone a donare il dieci percento del loro reddito alla carità, se possibile. Condividere le tue ricchezze accumulerà tesori in cielo. Dove si trova il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore. Quindi non lasciare che i soldi guidino la tua vita, ma siate buoni amministratori di ciò che avete, perché la ricchezza è effimera e temporanea. Verrà un tempo in cui il vostro denaro non varrà nulla, e dovrete sopravvivere nei miei rifugi. Fidati più di Me che del tuo denaro, perché Io provvederò sempre ai tuoi bisogni.”
Gesù disse: “Popolo mio, avete visto diversi tipi di muri. Avete visto la Grande Muraglia Cinese, il Muro di Berlino e il muro al confine messicano. Molte civiltà hanno costruito mura difensive intorno alle loro città come a Gerusalemme. Un altro tipo di mure sono le prigioni come nei campi di detenzione morte. Le persone del mondo unico ne hanno costruite centinaia per poter uccidere i cristiani e coloro che si oppongono al nuovo ordine mondiale. Questo è il piano di Satana per ridurre la popolazione e uccidere i miei fedeli. Darò a tutti i miei popolo il tempo di venire nei miei rifugi, così potrete evitare quelli malvagi che cercano di uccidervi. Vedrai prima il mio Avvertimento, quando tutti i peccatori vedranno le loro vite riviste come Io le vedo. Le persone avranno l'opportunità di salvare la propria anima durante le revisioni della vita e una possibilità per pentirsi dei propri peccati. Avrete sei settimane dopo l'Avvertimento per pentirvi e cambiare le vostre vite. Fidatevi della mia protezione dai malvagi quando vi porterò nei miei rifugi.”